Buona parte dell’operatività in Odontoiatria è incentrata sul ripristino della funzione estetica.

Alcuni odontoiatri, in particolare, focalizzano la massima attenzione su quest’importante aspetto riabilitativo, che coinvolge la psicologia del paziente, spesso non tenuta nella giusta considerazione.

Lo Studio garantisce prestazioni mirate a migliorare l’estetica della dentatura, grazie a: incollaggio cosmetico, applicazione di materiale sintetico dello stesso colore del dente finalizzata a ricostruire le sue parti fratturate o usurate o per scolpirlo in una nuova forma; Invisalign, una serie di allineatori in plastica trasparente; Ortodonzia linguale, attacchi ortodontici posizionati sulla parte interna dei denti; faccette in vetroresina o ceramica, sottili lamelle, costruite in laboratorio, che si applicano sulla faccia esterna dei denti per ridare una forma e un colore più estetici.

Per implantologia si intende quell’insieme di tecniche chirurgiche atte a riabilitare funzionalmente un paziente affetto da edentulismo totale o parziale mediante l’utilizzo di impianti dentali ovverosia dispositivi, metallici e non, inseriti chirurgicamente nell’osso mandibolare o mascellare, o sopra di esso ma sotto la gengiva, atti a loro volta a permettere la connessione di protesi, fisse o mobili, per la restituzione della funzione masticatoria. Tali impianti possono essere di diverse forme, inseriti in diverse sedi con tecniche differenti e poi connessi alle protesi con diverse tempistiche.

Attualmente gli impianti sono tutti realizzati in titanio. I più utilizzati sono quelli a vite di tipo endosseo, nella maggioranza dei casi lasciati sommersi sotto gengiva per un periodo congruo in base alla sede.

Con tale tecnica è possibile applicare impianti fissi che non si muovono, a differenza delle protesi mobili, e risultati che si avvicinano al massimo ai denti naturali.

Lo Studio Giancaspro vanta una lunga esperienza ed una casistica composta da innumerevoli interventi di successo, e può garantire la certezza del risultato estetico e funzionale.

Lo Studio pratica interventi come osteotomie ed osteoplastiche ricorrendo alla Chirurgia Piezoelettrica, una tecnica basata sugli ultrasuoni che rappresenta una valida alternativa al trattamento tradizionale dei tessuti molli e duri con strumenti rotanti nella cavità orale.

L’innovazione di questa metodica poco invasiva è dovuta principalmente a tre caratteristiche: taglio micrometrico con ampiezza compresa tra 60 μm e 200 μm; taglio selettivo che agisce sui tessuti duri ma non su quelli molli; campo chirurgico relativamente esangue per l’effetto di cavitazione aria-acqua del dispositivo ad ultrasuoni.

Il risultato finale è un sostanziale vantaggio clinico relativo alla precisione del taglio e alla migliore visualizzazione del campo chirurgico.

La gnatologia è una branca piuttosto recente dell’Odontoiatria che nell’uomo (ma, a livello di ricerca comparata, anche negli animali) studia la fisiologia, la patologia e le funzioni della mandibola (masticazione, deglutizione, fonatoria, posturale) e pertanto, studia i rapporti tra i mascellari, i denti, le due articolazioni temporo-mandibolari, i muscoli che muovono i mascellari e il sistema nervoso che comanda quei muscoli, compresa la lingua.

Per gnatologia si intende lo studio di tutti gli organi o apparati che dal lato fisiologico o patologico possono essere collegati all’occlusione dentaria.

La terapia gnatologica consiste nel ristabilire i normali rapporti fra condilo mandibolare, disco articolare e fossa glenoide. Pertanto è la posizione mandibolare reciprocamente al cranio che fa la differenza tra successo ed insuccesso. Allo scopo servono manufatti prevalentemente di resina e metallo (bite) che riposizionano la mandibola producendo allo stesso tempo un rilassamento muscolare dei muscoli masticatori e di tutti gli altri muscoli interessati.

La parodontite è una malattia infettiva causata da diversi batteri. I microrganismi invadono le strutture di sostegno dei denti provocando un’infiammazione cronica sui tessuti interessati (osso, gengive e legamento parodontale), danneggiati anche a seconda della risposta immunitaria di ogni singolo individuo. L’evoluzione della parodontite può portare in tempi, più o meno rapidi, alla perdita dei denti.

I primi segni visibili sono: il sanguinamento delle gengive, la loro recessione (radici scoperte), la mobilità di uno o più denti e il loro cambiamento di posizione.

Lo Studio punta alla prevenzione, spiegando esaurientemente al paziente quali sono le cause più comuni e possibili prevenzioni: igiene orale scorretta, malocclusione dentale, fumo, ereditarietà e stress.

Il termine LASER è un acronimo che, tradotto in italiano, vuol dire “Radiatore di Luce Amplificata mediante Emissione Stimolata”.

In Odontoiatria l’esperienza laser ha iniziato a dare frutti sia nel trattamento di patologie dei tessuti orali (mucose e parodonto) sia dei tessuti duri.

Il laser ND:YAG, il più conosciuto e apprezzato in Endodonzia, Parodontologia, Odontoiatria Conservativa e Chirurgia Orale, si comporta come un bisturi e in funzione dell’intensità della luce emessa può avere differenti impieghi. Lo Studio pratica da anni la Laser Terapia, tecnologia che garantisce un effetto emostatico e, nella maggior parte dei casi, diminuisce notevolmente il ricorso all’anestesia.

Può essere utilizzato con successo anche su bambini e pazienti odontofobici.

Lo Studio mira a ripristinare la salute dei denti affetti da carie, consigliando le seguenti applicazioni curative: pulizia, disinfezione della cavità orale, asportazione del tessuto malato ed infetto, ricostruzione della sostanza dentale perduta.

I materiali utilizzati, tra i più sicuri e moderni, sono principalmente resine composite, disponibili in un’ampia gamma di colori così da ottenere ottimi risultati estetici e funzionali.

L’Endodonzia è una branca dell’Odontoiatria che si occupa di ciò che sta all’interno dei denti: camera pulpare, sistema dei canali radicali e tessuto vascolo-nervoso.

Lo Studio collabora in equipe per la risoluzione dei problemi endodontici e conseguenti riabilitazioni protesiche. Pratica, inoltre, trattamenti di devitalizzazione dei denti affetti da patologia (pulpitici o necrotici), sostituendo la polpa con materiali da otturazione endocanalare (guttaperca e cementi) e ricoprendo infine l’elemento con la ceramica o lo zirconio.

Lo sbiancamento dentale è una procedura odontoiatrica che permette di migliorare il colore dei denti, rendendoli più bianchi. A questo primo tipo di sbiancamento, cosiddetto “cosmetico”, si affiancano altri tipi di sbiancamenti utili per risolvere discromie dentali, anche severe, dovute a patologie sistemiche (per esempio la fluorosi, disordini ematici, etc) oppure agli esiti di terapie con alcuni tipi di antibiotici (ad esempio, letetracicline). I prodotti che vengono utilizzati a tal fine contengono principalmente perossido di idrogeno e perossido di carbammide, impiegati in varie concentrazioni a seconda della tecnica che si intende utilizzare e delle esigenze del paziente. Lo sbiancamento funziona grazie alla liberazione di ossigeno da parte del perossido di idrogeno o di carbammide nel momento in cui viene posto a contatto con i denti. Queste molecole di ossigeno vanno a disgregare le molecole dei pigmenti responsabili della discromia, e dunque rendendole non più visibili. Lo sbiancamento dentale agisce solo sui denti naturali, non agisce su corone protesiche, otturazioni o qualsiasi altro materiale da restauro presente nel cavo orale.

Lo sbiancamento dentale può essere effettuato, previa visita e valutazione dell’odontoiatra, sia presso lo studio odontoiatrico sia in modo più autonomo dal paziente a casa.

Prevenzione, in ambito odontoiatrico, significa mantenere un’igiene orale domiciliare accurata, spazzolando gli elementi dentali tre volte al giorno per un tempo di tre minuti circa.

Tuttavia, non è completamente sufficiente poiché la placca batterica, che causa il tartaro, si forma ogni sei ore su un dente spazzolato perfettamente.

È necessario, dunque, ricorrere alla pulizia professionale presso lo Studio, dove gli igienisti rimuovono abilmente depositi di tartaro sopra e sotto gengivale. Può essere fatta sia manualmente sia con strumenti appositi (cavitron) e deve essere completata mediante scaling: rimozione, eseguita a mano o con gli ultrasuoni, dei depositi di placca batterica, di tartaro e di residui di cibo accumulati nelle tasche parodontali prodotte dalla parodontite.